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Demoniaca: Everlasting Night – Recensione

Demoniaca: Everlasting Night – Recensione

Trama

Demoniaca: Everlasting Night racconta la storia di una donna che perde tutto quando i demoni bruciano il suo villaggio nella loro missione di ricostruire la Torre di Babele. Quindi, risorta, si assume la responsabilità di cercare vendetta dopo che il sangue di un demone l’ha contaminata e l’ha resa più forte che mai. Sì l’incipit è molto semplice ma la narrazione durante il gioco è portata avanti da un cast di bizzarri NPC che includono: uno sciocco aiutante di nome Boxman e una ragazza dai capelli blu di nome Klin cha ama prenderti in giro. Incontrerai altri amici e nemici ed è sempre interessante vedere chi o cosa succederà dopo.

Comandi e gameplay

Demoniaca all’inizio mi ha spiazzato, perché nessuno dei tasti frontali esegue il salto. Scopro subito dopo che per saltare si ricorre al tasto ZR dorsale.

Tutti i tasti frontali sono assegnati ad attacchi: B esegue il pungo veloce, A esegue il pungo pesante, Y e X fanno lo stesso con i calci, nelle prime ore di gioco vengono presentate varie Combo e attacchi speciali. Gli attacchi speciali consumano il potere demoniaco a disposizione che si ripristina sconfiggendo dei nemici. Per realizzare gli attacchi speciali è necessario concatenare una serie di comandi proprio come in Street Fighter o Mortal Kombat. Il gioco si impegna a spiegarci le nuove mosse che via via sblocchiamo che a volte permettono di aprire nuove passaggi nella mappa. Si è cercato di fondere un Beat ‘em up con i metroidvania prendendo più da Konami che da Nintendo, dato che il gioco con i suoi elementi GRD ricorda più Castevania che Metroid.

Ci sono statistiche e oggetti equipaggiabili che modificano i valori di queste; avanzando nel gioco raccoglieremo una sostanza blu che ci permetterà di avanzare di livello. A ogni livello otterremo dei punti da distribuire tra le statistiche.

Una cosa che non mi ha convinto a pieno è la rigidità delle animazioni. Demoniaca: Everlasting Night è un gioco che risulta datato pad alla mano, non ha la fluidità a cui ci hanno abituato i numerosi metroidvania moderni come Hollow Knight, Dead Cell o Metroid Dread. Sia chiaro, Demoniaca: Everlasting Night è giocabile e divertente ma manca quella sensazione di essere in pieno controllo del personaggio e  non si crea quella sensazione di flusso che c’è quando ci si muove nelle mappe di Ori o Metroid.

Venendo alla difficoltà Demoniaca mantiene fede alla tradizione che vuole questo genere come impegnativo.  E’ anche possibile selezionare una modalità facile che renderà le cose un pochino più accessibili ma mai banali. Difatti anche in modalità facile si mantiene un sufficiente livello di sfida.

 

Combattimenti

Il gioco, che mira ad unire il combattimento di Beat ‘em up con un gioco action, avrebbe dovuto copiare dai brawler come Streets of Rage dove fluidità delle animazioni e la sensazione di avere portato il colpo sono fondamentali per l’esperienza. Purtroppo gli attacchi per quanto vari ed elaborati non si legano tra di loro in combo. Nei giochi 2d di combattimento c’è un grande studio sulle animazioni: key frame, anticipazione del colpo, esagerazione del colpo ecc….Purtroppo il team di sviluppo di Demoniaca: Everlasting Night ha dimostrato di non aver sfruttato queste tecniche. Rendendo meno dinamico e accattivante ogni scontro.

Capisco che i costi di sviluppo sarebbero lievitati e che parliamo di un titolo budget… ma forse era meglio far costare doppio il prodotto e puntare su un’animazione più raffinata.

Lascio un piccolo video che spiega in inglese alcune delle tecniche di animazione che rendono accattivanti i Beat ‘em up 2d.

 

Esplorazione

Demoniaca è Metroidvania e come tale ha due anime: l’esplorazione e il combattimento. L’esplorazione è facilitata da una mini mappa che può essere vista direttamente durante il gioco. La mappa è utilissima e molto ben dettagliata e può essere potenziata attraverso oggetti equipaggiabili che ci permetteranno di aggiungervi dettagli.

Come da tradizione all’inizio incontreremo degli ostacoli che non si potranno superare subito, ma solo più avanti ottenuta l’abilità giusta. Questo schema, creato dalla serie Metroid è eseguito qui in maniera classica lasciando un senso di crescita e scoperta al giocatore, che avanza all’interno della Torre di Babele, sbloccando nuovi attacchi o mosse rendendo possibile l’esplorazione di nuove aree nelle zone già visitate.

Sparse per la mappa ci sono dei punti di salvataggio che sono gli unici punti in cui possiamo salvare il gioco, mentre potremo gestire equipaggiamento e salire di livello in qualunque momento.

 Grafica e sonoro

Demoniaca: Everlasting Night  si presenta con una pixel art 16 bit piacevole che cerca di descrivere un mondo uscito da un incubo hard rock e ci riesce; gli ambienti della Torre di Babele sono lugubri e scuri e popolati di mostri di varie forme che cercheranno di farci la pelle. La qualità dei nemici è variegata, alcuni ben realizzati altri meno e alcuni animati con troppi pochi frame e i loro movimenti risultano rigidi e innaturali. I livelli sono lugubri e la colonna sonora dura e rockeggiante  si sposa bene con il gioco.

Prestazionalmente non abbiamo riscontrato alcun problema tecnico, c’è solo da segnalare un lungo tempo di ricarica dopo la morte del personaggio; il che spezza l’azione.

Conclusioni

Rileggendo la recensione mi sono reso conto di essere stato molto critico, ma perché Demoniaca: Everlasting Night è un gioco che avrebbe potuto diventare una gemma. La storia, i poteri la crescita, la grafica funziona tutto bene e in più crea un gameplay originale unendo due generi; purtroppo la rigidità di comandi e animazioni lo fanno sentire un po’ troppo macchinoso. Ma è un gioco apprezzabilissimo specie se siete retro gamer. Resta un buon gioco ma vedere tante buone idee funestate da un sistema di animazioni rigide lascia il rammarico.

 

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Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?