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DARQ – Da sogni ad oscuri incubi – Recensione

DARQ – Da sogni ad oscuri incubi – Recensione

DARQ è un puzzle platform 2.5D tinteggiato horror del compositore Wlad Marhulets che ha abbandonato il mondo cinematografico per seguire il suo Hobby, il videogioco. Wlad ha rifiutato vari pubbliher perchè volevano imporgli determinate scelte, ha impegato tre anni per portare a termine il suo gioco. DARQ ha una serie di combinazioni stilistiche ispirte alla cinematografia di Tim Burton e purtroppo è un pò limitato dalla poca esperienza dellautore. Il gioco è stato realizzato dallo studio Unfold Games, la recensione da noi scritta è basata sulla versione per PS5.

DARQ – da sogni ad oscuri incubi – Recensione

Ed eccoci ad impersonare Lioyd, un giovane e pallido ragazzo con problemi di insonnia. Lioyd comincia ad avere dei sogni lucidi, i sogni presto si trasformano in incubi, viaggi astrali, quando tenta di ritornale nel suo corpo non riesce. E da qui cominciano una serie di fughe rocambolesce ed enigmi abbastanza oscuri da risolvere. Il gioco è composto da sette capitoli tematici dei film horror: manicomi, labirinti senza via di uscita, treni inarrestabili e molto altro. Il gioco ci viene raccontato in modo implicito con suggestioni e oggetti che dobbiamo interpretare. Il mondo dei sogni di Lioyd è colmo di parodie di esseri umani, un ambiente desaturato. L’inizio dà all’utente un senso di confusione di ciò che è accaduto fin dai primi momenti del gioco. È come quella sensazione quando ti svegli e cerchi di ricordare i dettagli del sogno o dell’incubo di 30 secondi prima ma li hai dimenticati rapidamente.

Darq Recensione: un oscuro platform sulla scia di Inside e Tim Burton

Sceneggiatura tradizionale

SceneggiatUra tradizionale, ogni capitolo è diviso per tipologia degli enigmi. Vi faccio l’esempio del primo capitolo che dobbiamo affrontare, dobbiamo gestire delle stanze tridimensionali memorizzando i pattern di rotazione. Nel secondo scenario invece dobbiamo affidarci al tempismo e superare alcune fasi plattform. Lloyd deve resistere ai numerosi ostacoli della sua mente per tornare al mondo della veglia, piegando le leggi della fisica per manipolare il mondo dei sogni.

Enigmi “assurdi”

In tutti i capitoli troviamo leve, ingranaggi, passaggi segreti e altro distribuiti senza nessuna logica apparente. Queste scelte sono giustificate, ovviamente, dalla dimensione onirica del racconto. Peccato i livelli manchino di una gestione più uniforme e organica che riesca a esplicare l’intento registico attraverso il level design. Molti degli enigmi che abbiamo incontrato durante il gioco sono abbastanza assurdi, serpenti vivi al posto dei fili elettrici che collegano i generatori, arti mozzate al posto delle leve .

Tutte queste “assurdità” sono scelte di stampo macabro che riescono però a dare dei punti in più al titolo. Soprattutto alcune seguenze ci sono sembrate molto originali che grazie anche al design dei nemici e dei luoghi riescono a darci la sensazione di essere in un mondo sconosciuto ed oscuro. Le prospettive dei livelli sono mutevoli per camminare su pareti e soffitti, oggetti che cambiano forma e molto altro. La risoluzione dei puzzle richiede un bel po ‘di back-tracking insieme alle meccaniche di tentativi ed errori basate su Inside e Limbo che si trovano all’interno di questo gioco

Attenzione in ogni livello, ci sono stanze nascoste dove dovete cercare diari dei sogni segreti.

DARQ - Da sogni ad oscuri incubi - Recensione

Morte

DARQ sembra avere un certo rapporto con la morte, spesso ci ritroveremo a morire. Non c’è alcun preavviso quando i nemici arrivano. Ogni volta che moriamo avremo la sensazione di ritornare in vita nello stesso posto, ma c’è un puzzle che possiamo risolvere solo quando veniamo uccisi. Alcuni nemici sono legati alla sedia a rotelle, ciechi, arti mancanti, ma la maggior parte di loro aveva la pelle che sembrava marcia e non poteva vedere, coprendosi il viso con il palmo della mano.

Livelli

I livelli come abbiamo detto sono stati realizzati ognuno con un tema specifico, Iniziamo, ad esempio, esplorando una fogna e ci spostiamo per delle strade cittadine, ospedali abbandonati e altro. Tutti luoghi inquietanti.

DARQ - Da sogni ad oscuri incubi - Recensione

Purtroppo non è un gioco molto longevo, per portarlo al termine ci vogliono circa 3 ore di gioco. Non ci sono molto Jump scare, l’ atmosfera horror è corredata di un ottime sound design e un buon bilanciamento di fasi esplorative, azione ed enigmi. Purtroppo un altra pecca del titolo sono i puzzle un pò ripetitivi che non riescono ad appagarci totalmente. Un aspetto che vedrai durante ogni capitolo ricorda i sogni reali, come gli orologi fermi o in continuo movimento,che simboleggia un compito o un’emozione travolgente, o le lettere e i simboli che cambiano forma.

DARQ - Da sogni ad oscuri incubi - Recensione

Conclusione

DARQ non ha lo stile cinematico tradizionale ma è stata utilizzata una cinepresa virtuale che segue il personaggio senza interrompere mai il legame con esso. Ma fortunatamente ci sono dei momenti in cui vediamo delle distorsioni della prospettiva in cui l’autore ha inserito delle scene davvero sorprendenti. In fondo DARQ è un mondo affascinante, grazie anche all’aiuto del prezioso sound design e di una colonna sonora che riesce a irrompere nel silenzio. L’autore si è ben espresso nelle sue scelte visive e registiche riuscendo a non rendere banale e stantio il gioco. A nostro parere con un pò di esperienza in più l’autore potrà realizzare degli ottimi titoli.M complessivamente è piacevole da giocare.


Giovanna

Sono appassionata di videogames, gioco da circa 13 anni, possiedo tutte le console,amo i giochi che riescono a coinvolgermi e sono impegnativi, tra i miei preferiti c'è Zelda, Assassin creed e Uncharted. Amo serie tv e film soprattutto horror, sono appassionata di libri horror, thriller e fantasy.