Cuisineer – Recensione
Cuisineer – Recensione
Cuisineer è un rogue lite gastronomico con elementi gestionali, dungeon crawler e action adventure. Il gioco è stato sviluppato dallo studio singaporese BattleBrew Productions e pubblicato da XSEED Games e da Marvelous.
Uscito il 28 gennaio 2025, è disponibile ora su PS5, Nintendo Switch e Xbox Series X/S. Le promesse sono fantastiche. Si preannuncia un titolo con tante ricette da sperimentare, tanti dungeon da esplorare e tanti amici da conquistare.
Parliamo di quella che vuole essere un’ esperienza fresca nelle intenzioni. Seguiteci in questa recensione per scoprire la validità del prodotto. Ringraziamo il publisher di averci fornito la versione Switch.

TRAMA
La storia si svolge in un mondo fantasy popolato da kemonomimi. La protagonista è una nekomimi di nome Pom. Dopo tante avventure e tanti viaggi, è pronta per tornare nella sua città natale, Paell.
Qui spera di trovare i suoi genitori nella loro locanda, il Palazzo della Patata. Tuttavia, una volta arrivata, scopre che sono partiti per un viaggio verso l’ignoto, lasciando il locale in declino e pieno di debiti.
A pensare alla gestione ora ci pensa l’amica Biscotti. Riusciranno le due ragazze a riportare la locanda al suo antico splendore? Preparatevi per una storia spensierata, ma ben raccontata durante la vostra partita.

GAMEPLAY
Ludicamente Cuisineer potrebbe ricordare uno Stardiew Valley misto a Little Dragon’s Café. Non ci sono particolari innovazioni per i generi di riferimento, ma la struttura del gioco risulta molto interessante.
Il titolo è strutturato in due cicli: uno di giorno e l’altro di notte. Entrambe le due fasce orarie vanno equilibrate ponendo attenzione ai compiti di Pom. L’anima esplorativa del gioco è legata principalmente ai dungeon.
Ogni dungeon viene generato in modo casuale con un sacco di nemici pronti a darvi filo da torcere. Questi avversari sono legati alla catena alimentare. Lo stesso discorso riguarda i boss, buffi per il loro design e unici per il loro pattern di attacco.

Tra questi troviamo un pollo gigante armato di uova, dei gamberoni corazzati o dei peperoni sputafuoco. Sconfiggendo i nemici, i giocatori otterranno gli ingredienti delle ricette della locanda e potranno raccogliere pietra e legna.
Questi ultimi materiali sono fondamentali per l’ espansione del vostro ristorante. Inizialmente Pom è armata di una spatola. Tuttavia con il tempo otterrete un armamentario migliore. Ogni arma si basa su un numero di parametri fondati sull’ attacco.
Non aspettatevi i soliti valori fondati sulle proprietà degli elementi. Infatti Cuisineer propone questa formula a modo suo e sempre a tema culinario. Ci sono 4 tipi di armi classificate secondo i seguenti valori: salato, aspro, dolce e amaro.

Inoltre, se avete problemi nella comprensione degli attributi indicati dalle icone o delle meccaniche di combattimento, non disperate. Il gioco offre nel menù di pausa una panoramica di tutti questi aspetti.
Il lato combattivo di Cuisineer non è molto profondo. In base al tipo di nemici otterrete anche ingredienti rari utili per la parte gestionale. Ciònonostante non sottovalutate la difficoltà degli scontri.
Gli oggetti curativi da portare a disposizione sono limitati. Inoltre i nemici possono attaccarvi in massa facendovi morire in quattro e quattr’otto. Se Pom muore, il giocatore perde tutti i materiali ottenuti come in qualsiasi roguelike.

Ci sono anche degli oggetti utili per avvantaggiarsi. Per quanto Pom non possa livellare, il giocatore può potenziare le sue armi. Però, per fare tutto questo, dovrete armarvi di pazienza.
Per questa ragione, verrebbe naturale rilassarsi per un attimo in cucina. Nella locanda del Palazzo della Patata dovete pensare a servire i vostri clienti cucinando il cibo raccolto. Dovrete cucinare durante gli orari del pranzo, del té e della cena.
Ogni cliente ha un proprio carattere e un proprio piatto preferito. Pertanto dovrete tener conto di queste caratteristiche per accrescere e mantenere salda la reputazione del locale.

Non è sempre facile gestire questa parte con le fasi esplorative. Quindi dovrete pianificare con attenzione i vostri compiti. La parte gestionale vi permette anche di prendere parte a delle missioni secondarie.
Se riuscirete a portarle a termine, verrete premiati con altro materiale utile per la ristorazione e lo spazio di lavoro. Nell’overworld, inoltre, potete trovare negozi di armi, accessori o, persino, un lupo carpentiere.

Potete accedere ai servizi messi a disposizione dal gioco spendendo le monete raccoglibili nell’ overworld. Purtroppo il gioco non è perfetto. Dopo un po’ di tempo le attività diventeranno sempre ripetitive.
Soprattutto la sessione culinaria potrebbe sembrare un po’ lenta per qualcuno. Almeno il lato sperimentale, legato all’ ampia gamma di ricette a disposizione, può incentivarvi a passare qualche ora di gioco in più.

COMPARTO TECNICO
L’anima tecnica di Cuisineer è senza dubbio il suo aspetto meglio riuscito. Lo stile grafico isometrico presenta delle influenze dagli anime e manga e le ambientazioni sono meravigliose.
Gli elementi a schermo nelle location sono numerosi e i colori sono accesi e ben variegati. Ogni location si differenzia sia per il tema che per la vastità delle risorse e dei nemici. I personaggi, inoltre, sono disegnati discretamente.
Nelle sessioni di gameplay vengono rappresentati con un inconfondibile stile chibi, mentre negli artwork visibili durante i dialoghi sono più espressivi, più dettagliati e con un buona gestione delle luci e delle ombre.

Gli unici problemi da segnalare sono il riuso di alcuni design per i cittadini di Paell e la presenza di molte schermate di caricamento. Le animazioni sono molto fluide anche nei momenti più caotici.
La rappresentazione delle pietanze lascia l’aqualina in bocca al solo pensarci. Alcune ricette sono tipiche della cucina dell’ Oriente, mentre altre provengono da altre parti del mondo. Non abbiamo trovato problemi di prestazioni gravi.
Le musiche sono abbastanza rilassanti e, anche se talvolta sono generiche, catturano lo spirito del gioco. Cuisineer non presenta un doppiaggio. I personaggi si esprimono solo tramite delle linee di testo o dei versi.

CONCLUSIONE
In conclusione, Cuisineer è un ottimo gioco da provare. Il mix tra la sfida dei dungeon e il relax delle fasi gestionali può essere snervante. Al tempo stesso, però, questa formula è gestita in modo abbastanza fluido.
Le ricette da provare nel gioco sono molte e il comparto tecnico è magnifico al di là di qualche problemuccio. Peccato solo per la ripetitività delle attività che potrebbe avvertirsi nonostante la rigiocabilità discreta.
Cuisineer è disponibile nel Nintendo eShop a 29, 99 euro. Il gioco è disponibile in giapponese, inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese, coreano e cinese. Purtroppo non c’è un adattamento italiano, ma possiamo sorvolare su questo dettaglio.