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Card Shark, ecco perché gli indie sono importanti – Recensione

Card Shark, ecco perché gli indie sono importanti – Recensione

Card Shark è un gioco incentrato su truffe, inganni e giochi di prestigio, ambientato nella Francia del 18° secolo nell’era dell’Illuminismo. Interpretiamo un muto in una piccola taverna, vieni subito portato via in questa avventura dal conte di Saint-Germain – una personaggio realmente esistito e dalla biografia oscura e discussa.

Sin dal suo annuncio, durante un Indie World Showcase di un anno fa, Card Shark  aveva attirato la mia attenzione grazie a un breve trailer che stuzzicò l’attenzione di chiunque cerchi un game-play originale e una storia intrigante. Card Shark, ecco perché gli indie sono importanti – Recensione

Card Shark sopravvive alle mie grandi aspettative e si dimostra uno di quei titoli indie che hanno il coraggio di essere unici e che annovero tra le mie esperienze ludiche preferite. Qualcosa di  nuovo è una rara perla nel mondo videoludico e va tenuto caro e condiviso tra chi lo sa apprezzare. Ecco perché alcuni indie sono importanti perché sanno ancora dare qualcosa di nuovo.

Trama

Interpreti un giovane protagonista silenzioso – letteralmente muto – che viene preso sotto l’ala del conte di Saint Germain, un misterioso aristocratico, avventuriero e imbroglione. In qualità di suo assistente e apprendista, lui e i suoi sodali  ti insegneranno una vasta gamma di stratagemmi e giochi di prestigio per aiutare ad alleggerire i rampolli della nobiltà Francese. Pratichi la sua ultima truffa durante il viaggio in carrozza verso ogni obiettivo, poi lo realizzi davvero, circondato da lampadari ansanti, violini cinguettanti e donne con abiti così svolazzanti da poter nascondere una ruota della roulette, per non parlare di un mazzo di carte.

Il conte, non mira ad arricchirsi rapidamente, sta dando la caccia a dei pettegolezzi potenzialmente rovinosi riguardanti i regnanti. Alla ricerca della verità, il  viaggio porta in corridoi sempre più nobiliari. Sedersi con le élite attorno a un tavolo da gioco è la prima opportunità per carpire loro informazioni, purché tu possa rimanere in gioco abbastanza.

L’intrigo è reso ancora più piccante grazie all’inserimento di personaggi storici reali nell’intricata ragnatela narrativa di Card Shark, come Voltaire, John Law e Casanova. Non ci sono pretese di accuratezza storica ma il complotto e la storia sono e diventano sempre più intriganti.

Gameplay

In principio agisci come un servitore che versa il vino per gli avventori: un’occasione perfetta per sbirciare oltre le loro spalle, quindi segnalare al conte ciò che hai visto. Presto, tuttavia, imparerai molti modi subdoli per mischiare, tagliare o distribuire un mazzo di carte, segnare carte o persino introdurre un pacchetto sostitutivo accuratamente organizzato per alterare la partita. Man mano che la tua reputazione cresce, i piani del conte diventano più elaborati. Qualunque sia lo stratagemma, fintanto che giochi correttamente il tuo ruolo, il conte vincerà la mano

L’impressionante varietà di trucchi che imparerai in Card Shark è completata da un sistema di controllo che si adatta perfettamente alle tue esigenze. Potrebbe essere necessario memorizzare sequenze di input per mischiare le carte o segnali come tenere in alto un certo numero di dita. Altri schemi potrebbero richiedere un ragionamento logico per assicurarsi che le carte alte arrivino nelle mani giuste, o un po’ di abilità e tempismo dell’azione ritmica così non armeggi con i tuoi segnali. Anche qualcosa di semplice come versare il vino comporta la finezza della levetta analogica per mantenere la bottiglia ferma, dandoti il tempo di leggere la mano di carte della tua vittima prima che il bicchiere trabocchi.

Allenamento

Queste manipolazioni delle carte richiedono allenamento e perizia, più velocemente e precisamente useremo i controlli meno insospettiremo la nostra vittima permettendoci di giocare più lungo e guadagnare più denaro oppure carpire maggiori informazioni. I sospetti dell’avversario sono rappresentati da una barra che si riempie a seconda del nostro modo di giocare.

Prima i usare ogni trucco avremo modo di impararlo e sperimentarlo con in i nostri soci o con il Conte stesso. Tutti i trucchi sono reali e con un’ottima manualità potemmo addirittura replicarli nella realtà, nel gioco ovviamente li replicheremo con gli analogici. E’ necessario memorizzare i movimenti necessari. Una buona memoria muscolare aiuta molto nell’eseguire i trucchi, in altri casi è necessario essere veloci a “contare le carte” per raccogliere nell’ordine corretto.

Se è necessario è possible abbassare la difficoltà rendendo le nostre vittime meno “sensibili” ai nostri giochi oppure alzare l’asticella per chi desidera un sfida ardua.

Grafica

Se il gioco è particolare nel suo gameplay è anche peculiare nel suo art design. Card Shark  visivamente è stato curato da Nicholai Troshinsky. Ogni personaggio  ha le animazioni un po’ esagerate come nei film muti. In un gioco senza dialoghi parlati, le linee pulite e i movimenti esagerati delle animazioni hanno reso i personaggi più facili da capire. Molto curati anche gli sfondi, che sembrano dei dipinti ad acquarello. I personaggi e le ambientazioni sono ugualmente sorprendenti, e si completano a vicenda con i loro aspetti distinti e le vibranti tavolozze di colori.

Il  design audio non è così appariscente come l’art design, ma è comunque eccellente.  Card Shark ricrea l’ambiente barocco con partitura originali di Andrea Boccadoro, attraverso una serie di melodie orchestrali. Ogni location ha la sua melodia, che va dai minuetti dell’alta società alle vivaci baracche marine. Le canzoni aiutano anche a dare il tono ai grandi incidenti durante il gioco, che hanno ulteriormente posto le basi per gli eventi mentre si svolgono.

Conclusioni

Barare è un gioco d’abilità che è rappresentato benissimo da vari mini-giochi che poi possono essere uniti insieme per trucchi più complessi. Come è giusto che sia è molto più facile fare queste prestidigitazioni in allenamento che sotto pressione durante la truffa.  Questa iniezione di adrenalina è essenziale per evocare un senso di audacia, come se stessi sfilando il portafogli dalla tasca di qualcuno mentre ti sta fissando in faccia. Sotto la tutela del conte, ti senti davvero l’apprendista di un maestro dell’inganno. La pratica rende perfetti e, una volta che inizi a rendere questi trucchi una routine e a mescolare elementi di vecchi trucchi in nuove strategie, è come se ti fosse stato concesso un superpotere segreto. Ma la cosa migliore è questa abilità che costruiamo con l’allenamento e ci da un ottimo senso di crescita e progressione. Proprio la necessità di allenamento e pratica per eccellere lo rende sconsigliato al giocatore occasionale, Card Shark  richiede e merita dedizione.

Se cercate un gioco originale che sia furi dagli schemi Card Shark è un’ottima scelta. Essendo un gioco peculiare apprezzo moltissimo la scelta di rilasciare una Demo per capire se il gioco fa per voi.  Vi auguro di sì perché scoprirete molte cose sulle strade della Francia e della Bretagna.

 

Card Shark, ecco perché gli indie sono importanti – Recensione

 

Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?