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Call of Juarez: Gunslinger – Recensione

Dopo il flop con The Cartel, i polacchi di Techland sono tornati proponendoci Call of Juarez: Gunslinger.
Si tratta di uno sparatutto in prima persona ambientato nel vecchio Far West. Man mano che il protagonista racconta, lo scenario prende vita nella sua corsa sfrenata all’azione frenetica, fulcro centrale di tutta l’esperienza di gioco di Call of Juarez: Gunslinger.

STORIA

Ci troviamo nel 1910, dove un leggendario cacciatore di taglie di nome Silas Greaves entra in un saloon ed inizia a raccontare le sue avventure in cambio di qualche bevuta.
Le missioni che compongono la campagna sono i suoi ricordi, Silas racconta le sue avventure dove ha incontrato persone come Billy The Kid o Butch Cassidy, senza però dimenticare le bande di fuorilegge più pericolose dell’epoca. Ma gli uomini presenti, ad un certo punto, inizieranno a dubitare sempre più della veridicità delle sue storie.

GAMEPLAY

Si tratta di uno sparatutto in prima persona, infatti abbiamo la possibilità di poter utilizzare un’arma a due mani, una a una mano o due pistole in dual wield, e lanciare, in caso di necessità, esplosivi ai nemici.
Il titolo è composto da 14 episodi ed è completabile in 5/6 ore di gioco.

La giocabilità è tipicamente arcade, con punteggi in bella vista e due tipi di indicatori: il Concentration mode e il Sense of Death.
La prima meccanica è una sorta di bullet time limitato, che permette di attivare il ralenty dopo una buona serie di colpi andati a segno eseguendo headshot o uccisioni spettacolari, utilizzabile a nostro piacere durante gli scontri a fuoco. La seconda invece, permette di schivare un proiettile quando siamo prossimi alla morte.

Il nostro cacciatore di taglie può anche modificare in tempo reale quanto sta accadendo. Può capitare, ad esempio, di non trovare vie di uscite, allora Silas si ricorderà all’improvviso dov’era esattamente e farà comparire, cosi dal nulla, voragini, scale o addirittura spostare intere montagne per riallineare la storia ai suoi racconti.

STRUTTURA

Il videogioco è composto da determinati obiettivi da completare. Il protagonista ha a disposizione un arsenale completo tra pistole, fucili a corto e lungo raggio e dinamite. I punti guadagnati con le uccisioni si possono convertire in livelli di esperienza che sbloccano i rami dell’albero delle abilità, suddiviso in tre sezioni, potendo così migliorare il proprio stile di gioco.

In alcuni livelli sono sparsi elementi collezionabili chiamati Pepite della verità, che sbloccano schede informative su eventi e personaggi dell’epoca.

Oltre alla campagna principale, possiamo trovare la Modalità Arcade e Duello. La prima utilizza proprio le basi dell’arcade dove dobbiamo percorrere i livelli mettendo insieme combo su combo per far salire il punteggio, utilizzando tutto l’arsenale che la sfida ci mette a disposizione. Duello invece, si concentra soltanto nell’affrontare tutte le leggende del titolo con solo cinque vite a nostra disposizione.

Il porting di Call of Juarez: Gunslinger è fatto abbastanza bene. Ci sono dei cali di frame rate in alcune circostanze che possono comunque dare un po’ fastidio. Lo stile grafico è improntato sul cartoon e questo nasconde le imperfezioni facendo perdonare le sbavature nel dettaglio grafico.
Il comparto audio è composto da sonori ed effetti a tema con il titolo.

CONCLUSIONE

Call of Juarez: Gunslinger è un titolo Old Gen e il porting su Nintendo Switch è riuscito bene. Nonostante qualche piccolo difetto grafico è un titolo godibile e divertente, soprattutto per gli amanti del genere West. La trama è ben studiata e la parte narrativa regala proprio emozioni che si contrappongono a momenti pieni di adrenalina soprattutto nelle scene a suon di piombo a non finire.

Call of Juarez: Gunslinger è disponibile solo in versione digitale sul Nintendo E-shop al prezzo di €19.99.


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.