Blair Witch – Ispirato a The Blair Witch Project- Recensione
Blair Witch gioco ispirato dal film The Blair Witch Project del 1999 che era una sorta di mix tra documentario e film horror. Il film ottenne molti consensi sia tra il pubbico che dai critici e ottenne anche dei riconoscimenti. Ma quello che ancora fa parlare di questo film è il lavoro di marketing fatto prima della sua uscita nelle sale cinematografiche. Cominciò in internet, raccontavano nei minimi dettagli la storia della scomparsa dei tre studenti. Il tutto raccontato come un fatto realmente accaduto. Il passaparola e il battage pubblicitario che ne seguirono hanno portato il film a fare 240 milioni di incasso (avevano speso 60 mila dollari per girarlo).
Negli anni successivi fecero un sequel e un Remake che non riuscirono ad ottenere gli stessi consensi dell’originale. Ora invece lo vedremo sottoforma di videogioco, un horror in soggettiva. La scorsa estate è uscito per Xbox One e PC, ora invece per PS4 e Switch. Realizzato da Bloober Team con dei miglioramenti tecnici, dettaglio più alto, assenza di rallentamenti e più fluido.
Trama del film
Nel film tre studenti di cinematografia, vanno a girare un documentario sulla leggenda della strega di Blair nel bosco di Burkittsville. Il loro soggetto è Elly una giovane ragazza accusata di stregoneria viene cacciata dalla città e scappa nei boschi da li molti ragazzini scompaiono in modi misteriosi. Negli anni 40 un serial killer uccide sette bambini e sostiene di averglielo fatto fare il fantasma della strega di Blair. All’inizio del film i tre ragazzi scompaiono e le uniche tracce rimaste di loro sono il materiale che hanno registrato ed è stato ritrovato. Il film è fatto fontamentalmente di un montaggio di tutto questo materiale, per gli amanti degli horror non è il top ma molti appassionati hanno gradito.
TRAMA DEL GIOCO
La trama di Blair Witch è semplice e funzionale, chi ha visto il film potrà notare alcune similitudini.
Il protagonista è Ellis, un detective un pò alcolizzato e con la sua relazione amorosa che va verso il baratro. L’uomo si reca nella foresta, per cercare un bambino scomparso, insieme al suo fedele Bullet( il cane). La foresta di Burkittville è mutevole, ingannevole e sfrutta le paure di chi ci entra. Inizialmente siamo armati di telecamera e walkie tolkie e ci imbatteremo presto nel mistero che avvolge la foresta di Black Hills. Quando oramai la notte sta per finire intorno a noi vedremo oggetti apparsi dal nulla e presenze non tanto normali, direi sovrannaturali credo sia il termine più adatto. Occhio il gioco ha un percorso da seguire delimitato da tronchi e altro che ci sbarrano la strada ma nemmeno questo ci salverà dal perderci durante l’esplorazione. L’ambientazione è abbastanza inquietante e non solo di notte.
Gameplay
Survival Horror esplorativo in prima persona. Esplorare la foresta, recuperare indizi ed oggetti, risolvere enigmi ambientali. Scenicamente molto carino e piacevole ma niente di spettacolare. I nemici vanno scacciati puntandogli la torcia addosso o evitati grazie alla visione infrarossi della telecamera. La telecamera la troveremo per caso nel bosco. Come ho gia detto ci permette di vedere i nostri nemici al buio ma anche di comprendere parti della storia e svolgere alcuni enigmi manipolando la realtà che abbiamo intorno facendo correre il filmato avanti e indietro. Purtroppo abbiamo notato un difetto tecnico che consiste nel respawn di Ellis all’inizio del loop spaziale oltre ai confini quasi invisibili della foresta. Una strega ( non troppo cattiva) permetterà al nostro protagonista di interagire con Bullet in modo più amplio, permettendoci di fargli compiere delle azioni contestuali. Bullet è un elemento essenziale del gameplay infatti può, sotto nostra richiesta, portarci oggetti che noi non possiamo recuperare, può individuare nemici e pericoli di vario genere e ci avvisa abbaiando di continuo per attirare la nostra attenzione. Ed inoltre aiuta il nostro Ellis a non impazzire totalmente. Un vero e proprio compagno fedele da sgridare o coccolare in base all’evenienza. Trattate bene Bullet, il modo in cui lo trattiamo ha conseguenze sia sulla storia che sulle decisioni che prendiamo durante l’avventura. Insomma un inteliggente escamotage per far risultare il gameplay meno monotono .
Framerate 30fps, localizzazione dei testi in italiano. Atmosfera riuscita, trama interessante. Bloober Team ha fattpo un buon lavoro per rendere il tutto soddisfacente. Non ci sono tante cose visivamente paurose ma l’ansia, la ricerca e la tensione fanno il loro dovere e in più il poter esplorare la casa presente nel film è un punto a favore. La cosa che mi è piaciuta di meno è il finale, avrebbero potuto renderlo più interessante.