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Another Sight – Recensione

 

Another Sight titolo di debutto del team italiano “Lunar Great Wall Studios“,team di programmatori e artisti “fuoriusciti” da Milestone.La loro occasione di lavorare su un progetto più intimo senza rinunciare ad alti standard qualitativi, in precedenza è gia uscito su pc e ora finalmente anche su console.Il gioco e distribuito da Fish Eagle
Titolo dal panorama videoludico sfaccettato,con tematiche e sensibilità diverse.
Another Sight è la storia di una giovane donna che ha perso la vista, non è la prima volta che provano a raccontarci storie simili tramite videogames, ma questo titolo lo fa in modo egregio.

SENSAZIONI E PERCEZIONI

Il team ha decio di farci entrare in questo mondo trasportando le sensazioni di un non vedente facendole diventare esplicite e palpabili all’interno di Another Sight, facendole diventare parte integrante del Gameplay.
Catherine da tutti chiamata “Kit” è la nostra protagonista è una non vedente, ha perso la vista dopo una forte esplosione, non riesce a vedere in modo nitido come una persona qualunque, ma è consapevole dello spazio che ha intorno, come se fosse racchiuso in una grande bolla. I suoni diventano colori che illuminano il percordo rendendo così la lecolocazione un aspetto fondamentale del gioco. I suoni rimbalzando sugli oggetti aiutano i non vedenti a capire cosa hanno intorno così da creare una spece di mappa mentale.

DOPPIO PERSONAGGIO

Quando Kit non è sicura di cosa ha intorno procede più lentamente, per capire in vari modi lo spazio che la circonda useremo anche il tatto.
Sul bordo di una piattaforma resta immobile,così da non farci cadere nel vuoto (ma non è detto che non ci cadiamo e in questo caso ricominceremo nelle immediate vicinanze di dove siamo morti), e arriva in nostro aiuto “Hodge”, un gatto dal morbido pelo che miagolando nelle vicinanze ci aiuta ad espandere il nostro raggio di azione allargando i nostri orizzonti.

Hodge e Kit si aiutano e si completano a vicenda, possiamo infatti passare da un personaggio all’altro ma solo quando il gioco lo permette, sfruttando così le abilità di ognuno per risolvere i vari enigmi ambientali che incontriamo, superando anche le fasi stealth e platform,.Hodge puà saltare, correre e arrampicarsi, grazie alle sue dimensioni e alla sua agilità possiamo attraversare dei cunicoli molto stretti ed arrivare con dei grandi balzi su piattaforme più lontane, ricordiamoci però che anche lui può morire.Ogni livello viene chiuso con un breve video narrativo che aggiunge un pezzo alla trama, in cui ci viene spiegato qualche retroscena della vita di Kit e del mondo di gioco.

ENIGMI AMBIENTALI

Gli enigmi ambientali di Another Sight non sono molto complessi, ma hanno un buon insieme di interazioni: dalle classiche leve da azionare e i bottoni da premere, all’uso del magnetismo per trovare una strada in gegnosa e il potere della musica e del simbolismo per aprire le porte.
L’avventura è ambientata nel “sottosopra ” di Londra o “Londra sotterranea” alimentata da una misteriosa sorgente di energia chiamata “il nodo”,ispirato al romanzo di Neil Gaiman “nessun dove”, ci permette di fare incontri speciali con personaggi come Monet,Tesla,Verne, Debussy ed anche Madame Blavatsky, ognuno capace grazie alle proprie creazioni e studi di influenzare una parte dell’avventura.

SCENARI

Ogni personaggio ha i suoi scenari, con varie possibilità di interazione ed esteticamente richiamano le qualità di cui queste figure sono portatrici(Monet,Tesla Verne ecc). Come molti di voi sapranno Monet fu uno dei maggiori esponenti dell’impressionismo, dove con la sua arte cercava di andare oltre, rappresentando dei momenti cangianti non come le vediamo coi nostri occhi ma come impressioni di quel particolare momento.
Proprio per questo la scelta di rappresentare il mondo agli occhi di Kit come un quadro impressionista,punteggiato e grossolano ma che rende tutto evidente e comprensibile, direi che è stata un ottima scelta.

Gli scenari sono molto belli e caratteristici, riescono a stimolare una certa curiosità, e per chi come me ama l’arte la curiosità vi porterà a studiarvi un pò delle opere di questi meravigliosi artisti.
La ricercatezza artistica è molto piacevole e si rivela un mezzo per raccontare una storia e rappresentare gli ostacoli.

STUDIO E RICERCHE

Il gioco è su due piani, uno che riguarda l’Handicap visivo di Kit e uno il piano solido del 2,5D visto dal gatto.La cura con cui ci fanno vivere la cecità di kit rivela lo studio e le ricerche fatte con una particolare attenzione, frutto anche dell’incontro del team con l’istituto dei ciechi di Milano e dell’esperienza avuta riguardante dei dialoghi al buio.

MECCANICHE

Le meccaniche risultano un pò spigolose ,soprattutto nelle vesti di Hodge, non sempre abbiamo il risultato che vorremmo soprattutto per quanto riguarda i salti.Le animazioni sembrano un pò rigide nei salti in verticale.Alcune sezioni platform si sono un pò trasformate in un trial and error per calibrare i balzi.

IL VIAGGIO DI KIT

Il prescorso che stiamo facendo è anche un viaggio alla scoperta di se stessa per Kit, per crescere e confrontarsi con la vita.Durante le otto ore circa di gioco, il reale e il surreale amalgamato alla perfezione, ci hanno consegnato le chiavi per interpretare e affrontare la lezione di vita che hanno voluto insegnarci, permettendoci di incidere sul finale.
La trama si sviluppa in modo un pò frammentato,durante il gioco dobbiamo anche raccogliere dei collezionabili che ci aiuteranno ad aggiungere delle informazioni che riguardano i personaggi e i mondi che incontriamo.Possiamo anche raccoglierli in un secondo momento dopo aver finito il gioco, selezionando lo sceniamo che vogliamo ripercorrere.

La grafica è all’altezza delle aspettative; la musica, realizzata dall’Orchestra Sinfonica di Salerno Claudio Abbado è azzeccatissima e dà quel tono di malinconia che non stona, a mio parere Another Sightn è un titolo davvero interessante e fatto bene,una delle produzioni italiane più interessanti di sempre.

L’aspetto che prevale è quello emotivo. È un bel gioco: divertente da scoprire, interessante da “leggere”, fantastico da affrontare, capace di affrontare un tema non certo facile come quello delle cecità con mano lieve e mai sopra le righe.

 


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.