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6Souls – 6 anime da salvare! – Recensione

6Souls for Nintendo Switch - Nintendo Game Details

Titolo: 6Souls                                              Piattaforme: Switch, PC, PS4, PS5, Xbox  One, Xbox Series X  

Genere: Platform, Avventura                        Sviluppo: BUG-Studio

Data d’uscita: 3 dicembre 2021                  Pubblicazione: Ratalaika Games

Dopo aver riproposto due giochi sparatutto del passato (Gynoug e Gley Launcher), Ratalaika Games è tornata alla carica pubblicando un gioco completamente inedito.

Un titolo così denso di trappole e di misteri con sezioni platform e dall’ aspetto nostalgico e minimalista. 

Si tratta di 6Souls, il nuovo platform pubblicato da BUG-Studio. Se non conoscete quest’azienda, è la stessa casa di sviluppo indie di Mosca che ha sviluppato Foxy Land, una serie di due videogiochi platform con protagonista una volpe.

Uscito su tutte le console disponibili sul mercato e su PC (via Steam), il gioco ha un titolo che vi ricorderà sicuramente qualcosa. Questo perché 6 Souls è il titolo americano della versione video on demand di un orrendo film horror diretto da Måns Mårlind e Björn Stein. In pratica quello che noi conosciamo come Shelter

Tuttavia non bisogna lasciarsi ingannare. Il videogioco e il film sono due opere completamente differenti. D’altro canto, questa differenza viene anche marcata dall’unione dei termini “6” e “souls”.

E poi sempre il titolo non è un errore grammaticale dato che è stato chiaramente voluto. Ratalaika Games e BUG-Studio lo chiamano così sui loro profili social. Comunque non analizziamo il gioco solo dal punto di vista onomastico. Dopotutto un libro non si giudica dalla copertina e qui il ragionamento da adottare è lo stesso.

Questo gioco costa solo 7, 99 euro risultando accessibile per tutti i giocatori. Ma che cosa rende intressante questo gioco? Inoltre c’è da chiedersi se ci sono anche dei piccoli falli. Quindi prendetevi una bevanda (facendo attenzione che non sia qualche pozione stregata), rilassatevi e gustatevi questa nuova recensione.

TRAMA

Nel gioco vestiamo i panni di Jake, un ragazzo che con il suo cane parlante Butch si mette alla ricerca di un castello pieno di tesori e di segreti.

Un tempo la magione apparteneva alla ricca famiglia Clifford, ma poi è capitato qualcosa di brutto. Un perfido stregone s’è impadronito delle anime dei suoi componenti intrappolandole all’ interno di alcune gemme speciali che ha affidato ai suoi scagnozzi.

Fortuna vuole che i due eroi scoprono l’accaduto dopo aver liberato lo spirito del maggiordomo. Quindi si danno da fare per fermare lo stregone e per rimettere tutto a posto.

La trama è banalissima. Però, d’ altro canto, non si può pretendere così tanto visto che stiamo parlando di un videogioco di stampo classico. Qualsiasi azione viene al massimo giustificata come un pretesto per poter andare avanti. Perciò è meglio non dare troppo risalto a 6Souls come un’ opera narrativa.

 

GIOCABILITÀ

6Souls on Steam

Piuttosto è meglio parlare un po’ del gameplay. In 6Souls ci sono dei capitoli che si presentano come dei livelli. Già vi diciamo che una struttura del genere vi ricorderà tantissimo quella di Celeste, ma le differenze qui non mancano. 

Se nel gioco indie di Matt Makes Games i livelli dovevano essere completati dall’ inizio alla fine, qui si suddividono in alcune sezioni di gioco che vanno affrontate in sequenza in modo da poter raggiungere la sezione finale dove ad aspettarci ci sarà un boss, la cui sconfitta segnerà l’inizio del capitolo successivo.

Fin qui il compito sembra semplice, ma il giocatore deve fare i conti con una dura realtà: 6Souls non è affatto così semplice come sembra. Ogni area di ogni singolo livello è piena di tante  trappole che sono per lo più tantissimi spuntoni.

Generalmente il livello di sfida si dimostra molto alto per tutta la durata del gioco, ma alla fin fine, nonostante le morti innumerevoli del giocatore, la frustrazione non sfocia mai. Il livello di punizione, infatti, non esiste. Anzi….Non c’è un sistema di vite e neanche un Game Over, ragion per cui a ogni morte Jack viene semplicemente ricatapultato all’inizio della sezione.

Un problema di questo tipo potrebbe dare un po’ di fastidio agli hardcore gamers masochisti della prima ora, ma, d’altro canto, anche Celeste, per quanto fosse così difficile, non era così punitivo.

Quindi non ci lamentiamo troppo di questa scelta, ma il discorso cambia se bisogna parlare del combattimento.

Jack non è privo di armi. Nel gioco porta con sé una spada che può essere imbracciata sin dal primo livello e con cui è possibile anche pararsi.

Eppure l’intelligenza artificiale dei nemici non è così spettacolare, Inoltre la loro morte non comporta delle ricompense per il nostro beniamino.

Anche i boss, poi, non ci danno filo da torcere. Per carità…. Alcuni possono risultare un po’ biricchini, ma molti di loro possono essere uccisi facilmente. Infatti questi bestioni ripetono le loro azioni in continuazione senza cambiare il loro pattern d’attacco tra una fase e l’altra.

Comunque, se il lato del combattimento sembra deludente, assai intriganti risultano le meccaniche che si possono usare durante i livelli. Ogni volta che libereremo uno spirito, otterremo dei poteri che ci permetteranno di scattare, di regolare lo scatto e molto altro ancora.

Inoltre possiamo anche scoccare un minimo di tre frecce con un arco che si ottiene ad un certo punto della sua avventura e si può usare anche un binocolo. In questo modo, potremo osservare tutta la sezione del livello da superare per impararla a menadito.

Ancora più spettacolari sono i momenti in cui si deve controllare Butch. Come ben si sa, il cane è il miglior amico dell’ uomo. Quindi quel cucciolo, pur essendo un fifone, farà di tutto per rendersi utile al suo padrone.

In certe occasioni, per accedere a una stanza, c’è bisogno delle chiavi delle loro porte che i nemici hanno nascosto in dei punti del livello inaccessibili. Fortuna vuole, però, che Butch è troppo piccolo, ragion per cui può passare per gli stretti passaggi d’accesso inaccessibili per il protagonista del gioco e recuperare il maltolto.

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Addirittura capiterà spesso che, mentre lo si controllerà, ci saranno dei momenti stealth. Perciò, per portare a termine una missione, bisognerà nascondersi dai nemici.

I controlli rispondono in modo piuttosto discreto. È vero che può esserci un po’ di confusione a guidare un personaggio così piccolo come Jack in un mondo enorme, ma noi di Nextplayer non abbiamo avuto molti problemi. Ogni morte è giustificata solo dagli errori del giocatore. Morirete solo se premete male un tasto o se non siete precisi durante il vostro cammino.

Poi i livelli non sono così tanti, lo ammettiamo, ma ogni sezione può essere riaffrontata anche dopo il loro completamento. È vero che la rigiocabilità non è il punto forte del gioco, ma quanto meno c’è qualcosa che può spingerci a rigiocare tante volte.

Innanzitutto nei livelli sono presenti degli oggetti che possono essere collezionati tutti. Nel caso di Jack ci sono le classiche monetine alla Super Mario style, mentre nel caso di Butch ci sono dei pezzettini di pancetta. Se andremo alla loro caccia, ci sarà sicuramente più tempo da sfruttare per le nostre partitine anche se la loro raccolta va intesa solo in termini collezionistici.

Tra l’altro, sebbene il gioco sia tutto in single player, è presente anche una modalità con un livello di difficoltà ancora più elevato. Non è giocabile sin da subito, ma, dopo essere stata sbloccata, potrà dare ancora più soddisfazioni a chi ha voglia di farsi male.

 

GRAFICA E AUDIO

 6Souls si presenta con una veste piuttosto semplice per gli standard moderni. Come la maggior parte degli indie in circolazione, la grafica si presenta in uno stile a 16 bit molto vicino a quello del Super Nintendo.

Le ambientazioni non sono certamente tra le più eleganti che si siano mai viste, ma tutto sommato sono carine da guardare. Per lo più sono rappresentate da delle stanze del castello o da dei paesaggi all’ aperto. È vero che non hanno così tanti colori, ma questi si dosano bene con le textures. Così il giocatore può facilmente distinguere tutto quello che compare nello sfondo.

Personalmente il loro stile c’ha ricordato in certi frangenti quello che si basa su Terraria e fortunatamente tra queste zone non c’è troppa somiglianza. Anche dei dettagli così poco importanti, come i blocchi delle pareti, cambiano in ogni livello e le trappole si fanno ancora più numerose man mano che andremo più avanti.

I personaggi, seppur troppo piccoli e pixellosi, si rendono riconoscibili e le loro animazioni sono molto fluide. Anzi…. il gioco non ha mai rallentato durante tutte le nostre partite e su Switch gira bene sia in modalità dock che in modalità portatile.

Gli effetti sonori e le musiche, inoltre, cambiano a seconda delle situazioni e non sono mai troppo ripetitivi. Però il problema è che non sono memorabili. Vanno bene per un gioco di questo tipo, sia chiaro, ma ci saremmo aspettati qualcosa di unico e di originale piuttosto che qualche cliché reinterpretato in un nuovo stile. Un vero peccato anche se i versi espressi da Butch e da Jack sono divertenti e ci hanno ricordato quelli di Mario e Luigi nella serie RPG di Mario & Luigi. Il gioco, poi, è caratterizzato dall’ assenza dei dialoghi e, purtroppo, non è stato tradotto in italiano. È disponibile solo in inglese, russo e in altre lingue.

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CONCLUSIONI

Tirando le somme, il frutto delle fatiche di BUG-Studio è lontano dalla perfezione. I combattimenti sono deludenti risultando ripetitivi e poco affascinanti. È vero che in un platform non sono tanto quello che conta, ma un minimo di cattiveria ce la saremmo aspettata quanto meno dai boss. Il suono, poi, è poco originale. Qualche musica e qualche effetto sonoro unico non avrebbero guastato la nostra esperienza.

Comunque consigliamo vivamente a chiunque abbia sentito parlare del gioco di dargli una chance. La sua grafica è carina e rappresenta un omaggio ai giochi del tempo che fu, mentre la sua modalità con il livello di difficoltà ancora più elevato e i segreti del castello v’inviteranno a non abbandonarlo alla prima run.

 

Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊